Quella di Manuel Bortuzzo, atleta paralimpico triestino di 25 anni, è una storia di forza e grande coraggio. Ma anche di numeri, come il 3 febbraio del 2019 quando un proiettile, per un errore di persona, lo colpì alla schiena in un agguato davanti ad un pub di Roma che gli provocò una lesione midollare.
La sua lenta ma continua ripresa dopo il ferimento e proprio la sua storia commosse tutta l’Italia. Dopo tanto impegno e allenamenti durissimi è tornato ad allenarsi prima e a gareggiare dopo. Con risultati sportivi straordinari e una grande carriera agonistica: ha partecipato alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, medaglia d’oro ai Campionati Europei di nuoto paralimpico e record italiano nei 100 metri stile libero.
E tra poche ore scenderà in acqua a Parigi, alle Paralimpiadi, per le batterie dei 100 metri rana, nella categoria SB4. Superate le fasi preliminari, Manuel Bortuzzo potrebbe guadagnare l’accesso alla semifinale che si disputerà lunedì 2 settembre a partire dalle 18.30.
Manuel Bortuzzo è un atleta azzurro di grande sensibilità che, il 17 giugno scorso, ha partecipato, con grande entusiasmo, alla presentazione del progetto Campioni di Vita, dell’Accademia dei Campioni, presso la Sala Koch del Senato a Roma.
In quell’occasione ebbe modo di raccontare la propria esperienza al numeroso pubblico presente, dichiarandosi disponibile ad aderire al progetto e diventare un Campione di Vita.